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martedì, Dicembre 10, 2024

Palio e politica: “Straordinario? No grazie”

E’ solo un processo alle intenzioni? Un “Chi va là” al Sindaco da uno dei suoi probabili contendenti in caso di corsa per la rielezione? Comunque sia, Fabio Pacciani del Polo Civico Senese è molto esplicito: “Non usiamo il Palio per fini politici”.

Ma stiamo ai fatti. Il terzo Palio del 2022 non si farà. Il sindaco De Mossi lo ha detto chiaramente in interviste a La Nazione e al CorrSiena – https://www.lanazione.it/siena/cronaca/palio-straordinario-1.7998768 e https://corrieredisiena.corr.it/news/siena/32779387/palio-siena-de-mossi-straordinario-limiti-fisici-temporali.html -: non ci sono i tempi e le elezioni politiche non lo consentono.

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Qualche mese fa pareva fosse quasi fatta per un’altra carriera post Covid in autunno, come avvenne nel 2018 per festeggiare il centenario della fine della Prima guerra mondiale. Poi la proposta non è arrivata – la corsa del 2 luglio deve aver fatto riflettere -, e lo scioglimento delle Camere ha messo la parola fine, visto che in concomitanza con la tornata elettorale non possono essere organizzati eventi di massa. Festeggiano dunque Drago e Leocorno, per gli altri è già inverno, come si usa dire. Ma per De Mossi l’idea di un altro straordinario durante il suo mandato non è abbandonata, anzi ipotizza la primavera ’23 per una terza carriera.

Il sindaco di Siena Luigi De Mossi

Allora il Parlamento sarà insediato ma saremo vicini alla scadenza elettorale di questa amministrazione. E, si sa, il Palio è un veicolo che, da taluni, è ritenuto un momento per attirare consensi, ovviamente se tutto va bene; altri invece ritengono che al massimo il Sindaco ha semplicemente esercitato la sua funzione.

L’ipotesi di una carriera in piena campagna elettorale fa alzare le antenne ai possibili avversari di De Mossi, sempre che decida di ricandidarsi, visto che ancora non ha sciolto la riserva. Lo stesso sindaco dice di non voler mischiare la politica con il Palio, ma nel caso specifico non sarebbe facile, vuoi solo per la visibilità mediatica nei quattro giorni.

Così il candidato del Polo civico di Siena Fabio Pacciani non perde tempo e invita a tenere lontano la millenaria festa senese dalla bagarre per la poltrona di primo cittadino. “Evitiamo di usare il Palio per fare campagna elettorale. Rispettiamo la nostra storia, proviamo tutti insieme ad averne cura e rispetto, senza strumentalizzare il Palio e le Contrade”. È questo l’appello che rivolge a chi si candiderà alle prossime elezioni amministrative del 2023.

Il candidato del Polo Civico senese Fabio Pacciani

“Sono rimasto perplesso – prosegue Pacciani – dalle parole del sindaco, Luigi De Mossi che ipotizza l’organizzazione di un Palio Straordinario per la prossima Primavera, quando il primo cittadino sarà a conclusione del suo mandato amministrativo e probabilmente anche nella veste di candidato sindaco del centrodestra. Nel corso della mia esperienza di Rettore del Magistrato delle Contrade ho imparato che, nonostante le pressioni, il Palio e le Contrade debbano restare fuori dall’agone politico”.

“Palio e Contrade – dice ancora Pacciani – appartengono al Dna della città, alla nostra identità individuale di contradaioli e collettiva di comunità. Mi auguro che chi sarà candidato come me alle prossime amministrative abbia voglia di confrontarsi sulla visione che ognuno di noi ha sulla città, su quale futuro vogliamo offrire ai giovani e alle famiglie, su come rendere migliore la vita dei nostri anziani. Discutiamo su tutto ma per favore lasciamo stare il Palio, non lo strumentalizziamo”.

Come dicevamo per le 15 contrade che non hanno vinto è già inverno e di riflessioni da fare nei prossimi mesi su dove sta andando il Palio ce ne saranno molte. Chissà se si aggiungerà anche questa o se la memoria del 2022 porterà a valutare altri aspetti invece di anelare a correre a tutti i costi. Nonostante piaccia a tutti la terra in piazza!

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