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venerdì, Ottobre 11, 2024

Le manette scompariranno dai titoli dei giornali

Sollevazione del sindacato giornalisti. Perplessità sull’emendamento approvato alla Camera

L’influenza che limita spostamenti e impegni di Giorgia Meloni ha fatto slittare da oggi al 28 dicembre la prevista conferenza stampa di fine anno. Facendo gli auguri di pronta guarigione al nostro premier, vogliamo esprimere convintamente che questi giorni in più possano servire a ripensare la questione del divieto di pubblicazione delle ordinanze di custodia cautelare. Vero è che un arresto – viste soprattutto le numerose assoluzioni sentenziate dal nostro ordinamento giuridico – non è un fatto definitivo, ma resta un fatto grave, di certo con pubblica rilevanza.

A quella conferenza stampa ci sarebbero state defezioni importanti e difficili da nascondere.

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Come laici, abbiamo anche maturato dei buoni giudizi sull’opera della Meloni. E tuttavia queste sono cadute di tono rilevanti. Un deputato di un partito che con tutto il buon senso non è né carne né pesce, infila un emendamento e si ritrova un ramo del Parlamento che massicciamente vota a suo favore. Questo è un modo per negare la responsabilità, quando il proponimento è proprio quello di prendere responsabilità sul Paese.

Diamo risalto alla nota che nel tardo pomeriggio di ieri ci è giunta dal sindacato giornalisti perché ne condividiamo i contenuti…

Bavaglio ordinanze custodia cautelare, Costante: “Mattarella non firmi”. Ast al fianco della segreteria Fnsi

Domani (oggi, ndr) la Fnsi non sarà alla conferenza stampa di fine anno della premier Meloni e convocherà invece una giunta straordinaria per organizzare la mobilitazione della categoria, assieme alla società civile, contro il nuovo bavaglio al diritto di cronaca rappresentato dal divieto di pubblicare le ordinanze di custodia cautelare”.

Lo afferma Alessandra Costante, segretaria generale della Federazione nazionale della Stampa italiana.

“Si tratta – prosegue – di un provvedimento liberticida non solo nei confronti dell’articolo 21 della Costituzione, ma anche nei confronti delle libertà individuali. È pericolosissimo che non si sappia se una persona viene arrestata o meno. E non è pericoloso solo per la libertà di stampa, è pericoloso anche per lo stesso destinatario del provvedimento di custodia cautelare in carcere”.

Per la segretaria generale del sindacato dei giornalisti, “il ricordo delle dittature, dei Desaparecidos, delle persone che alle porte dell’Europa vengono fatte sparire senza che nessuno ne sappia nulla, penso ad esempio ad Alexei Navalny, deve far crescere la nostra attenzione, ma anche quella dei direttori dei giornali, che devono essere al fianco dei colleghi in questa lotta, e delle istituzioni. Chiediamo fin d’ora al presidente della Repubblica Sergio Mattarella – conclude Costante – di non firmare una legge che potrebbe essere fonte di immani distorsioni dei diritti”.

L’Associazione Stampa Toscana interverrà, al fianco della segreteria nazionale, alla giunta esecutiva della Fnsi e porterà la forte preoccupazione dei giornalisti toscani di fronte a un provvedimento che non colpisce solo i giornalisti, ma limita in maniera devastante il diritto di tutti i cittadini ad essere informati.

(In copertina foto pubblica Facebook di Giorgia Meloni)

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