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giovedì, Maggio 2, 2024

Serve il socialismo europeo per salvare la Sinistra

Riceviamo e volentieri pubblichiamo un contributo da Pippo Lambardi. Esponente del Pd, di Murlo, due anni fa si candidò a segretario provinciale del Partito; più di recente ha promosso, insieme a Lorenzo Brenci, un documento sugli errori commessi dal partito nelle amministrative di Siena città. Oggi tuttavia vuole proporci cronaca e suggestioni sul nuovo saggio di Vannino Chiti, Dare un’anima alla Sinistra – Idee per un cambiamento profondo (Guerini e Associati, Milano 2023) che è stato presentato la scorsa settimana a Colle e a Siena.

(…) Grazie ad una prosa intelligente e agile, Chiti offre uno sguardo all’attuale situazione “glocale” soffermandosi su tre ambiti di indagine essenzialmente legati e, per certi aspetti, contaminati dalle rispettive fragilità: democrazia rappresentativa, pace ed uguaglianza sociale.

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Pur trattandosi di argomenti enormemente vasti e significativi per la vita di miliardi di persone nel mondo, senza alcuna presunzione di esaustività, Chiti prova ad individuare più canali di interpretazione nei confronti di questa problematica contemporaneità.

Pippo Lambardi

Una contemporaneità che entrerebbe definitivamente in una crisi sistematica nel caso in cui, appunto, la Sinistra non riuscisse a riappropriarsi di un’anima. Si tratta, concentrandoci su una felice ed impegnativa scelta lessicale nel titolo, di un volume che serve da guida, ponendosi peraltro su un interessante e florido percorso individuale, per l’autore, già alle prese – con lo stesso editore – di pubblicazioni su temi correlati: dal dialogo interreligioso alla coabitazione di laici e credenti all’interno del centrosinistra italiano.

Ora però, visto che pure valori imprescindibili come l’antifascismo – guardando pure all’acuirsi dell’astensione al voto in Italia nelle recenti elezioni – pare non reggano più l’urto contro una destra diffusa e diluita su tutto il mondo occidentale, è necessario un nuovo sforzo collettivo, una nuova dedizione all’impegno. Chiaro è che l’intera elaborazione parta da un perimetro di cui l’autore conosce perfettamente le sfumature, quello nazionale.

Il Governo Meloni, e il “nuovo” Pd a guida Schlein, impone quasi un’auto-terapia per la sinistra italiana ma l’intera vicenda vede una tensione verso l’esterno dei confini nazionali, e non potrebbe essere altrimenti in questo momento storico.

Il proposito di Chiti, e il relativo ammonimento, è chiaro: «Senza un vero Partito Socialista europeo e senza un’Internazionale progressista, la sinistra è impotente», la riflessione analitica dell’ex Presidente della Regione Toscana pur partendo da casistiche a noi vicine non può non connettersi con gli accadimenti mondiali che sembrano quasi essersi ancor più deteriorati dalla primavera scorsa, allorquando il libro fu dato alla stampa.

Come può, quindi, la Sinistra – da non intendersi come concetto ascrivibile ad esperienze partitiche predefinite ma semmai a dinamica personale e collettiva di partecipazione solidale e attiva per il bene comune – tornare a dialogare e ad interessare una fetta più ampia di mondo? Deve, più che può, farlo attraverso una reale ed incisiva correzione nei confronti del capitalismo finanziario – auto-arricchitosi in anni assurdi come quelli recenti – andando a riattivare «i diritti di chi lavora, la piena occupazione, il welfare non solo per chi è cittadino da sempre […], la sostenibilità ecologica delle produzioni e dei metodi di produzione, la democrazia e la libertà nell’epoca del digitale trionfante».

Sembrano facili slogan ma si tratta di argomentazioni suffragate da riflessioni profonde, maturate partendo da dati empirici e da fonti accreditate e segnalate con perizia e scrupolo documentale a corredo del testo.

Una Sinistra, quella che Chiti vorrebbe, in grado di allargare il più possibile la discussione e il dibattito pubblico, non tacendo sulle responsabilità ed ascoltando chi, più o meno giovane, si mette costantemente in lotta per la giustizia sociale, per la salvaguardia dell’ambiente, per il lavoro dignitoso, degno e sicuro, per la sanità e soprattutto per la pace, devastata non solo dai fatti relativi alla questione ucraina.

Un quadro a tinte fosche quello dipinto da Chiti? Indubbiamente non viene indorata la pillola guardando ciò che ci circonda ma, grazie pure a esempi di cittadinanza attiva segnalati nel testo, la speranza non viene mai meno leggendo il volume e crediamo sia stato molto bello circoscrivere le ultime pagine a un dialogo fresco e pieno di aspettative con un piccolo gruppo di giovani.

Diamo quindi nuova anima alla Sinistra, con parole diverse lo scrisse pure Gianni Cuperlo qualche anno addietro in un saggio altrettanto felice, in tempi brevi e convintamente.

Pippo Lambardi

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