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giovedì, Maggio 16, 2024

MNQ benvenuta, porco GGGiuda

Commozione, attenzione nazionale, presenze istituzionali: Millenovecentoquattro ha tutto per far bene

Porco GGGiuda, ma siete già trecento? C’è tanto di Paolo De Luca in questa Associazione MilleNovecentoQuattro che d’ora in poi chiameremmo MNQ, perché in fondo ci sentiamo gente della cooperazione e quindi devoti agli acronimi.

E anche questa potrebbe essere una storia di cooperazione. Non nel senso statutario classico, anche se origina da tre “default” in dieci anni e letteralmente si definisce coi principi delle “porte aperte” e della “una testa un voto”. Piuttosto diremmo nel senso prospettico. Che è lungo, molto lungo; prima volta che vediamo uno statuto che non si accontenta di 30-99 anni ma definisce la durata associativa in aeternum.

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Simone Bernini il cui ruolo ieri allo Nch Hotel è emerso senza infingimenti, nonostante l’intervista appena rilasciata, è la scintilla di MNQ e quindi – dopo aver per anni celebrato la memoria del presidentissimo, tanto da commuovere gli stessi figli – ha preso ampia ispirazione da De Luca. Chi ha tempo si rilegga la storia di contiguità, regalataci da Maurizio Cenni, già sindaco di questa città. Motivatore, rivoluzionario, trasformatore di realtà. Cinque parole di Simone per definire colui che per primo ipotizzò che i tifosi senesi dovessero trovare una casa comune. Del dirigente-vate parla senza rispetto, ma con grande affetto.

Porco GGGiuda. Il primo dei filmati spot è dedicato a De Luca, nel secondo ci sono Gastaldello, Lapini, Nuccio e Stringara, neo iscritti e testimonial di MNQ, nel terzo c’è un crescendo di volti della tifoseria. Il merito è dei Creativi. Iscriversi, iscriversi, iscriversi. Farlo, costa venti euro l’anno e la doppia sottoscrizione, una tantum, di un modulo; le ulteriori comunicazioni avverranno per mail.

I dieci principi. Simone Bernini, visto per la prima volta in quarant’anni indossare una giacca, darebbe a se stesso il ruolo di Mosé e salirebbe su un colle per ricevere le tavole dei principi. Anch’essi sono dieci. Non farebbe visita a una santità, ma a una pluralità costituita da De Luca, appunto, ma anche – supponiamo – Danilo Nannini, Vittorio Beneforti, Paolo Maccherini, Patrizio Pugliese, Giuliano Giga Garosi, Renzo Corsi, Fabio Caselli… e anche, solo per citarne alcuni, Paolo Castellarin, Leonardo Titti Meiattini, la compianta Margherita e i suoi fornelli da area di Servizio, Arturo Pratelli e – focalizzate il cognome – Lorenzo Guasparri.

Francesca Guasparri, sorella di Lorenzo, il tifoso a cui è stata intitolata la Curva Jolly

Già Guasparri. Che splendida presidente si è scelta l’Associazione MNQ. Donna e sorella, Francesca, un cognome su cui nessuno può dire qualcosa, un sorriso che impone che un chiarimento segua sempre un malinteso. Ieri sera ci ha letteralmente incantato: davanti a una sala colma eravamo talmente presi a seguire la sua emozionata esposizione da non riuscire a capire cosa stava dicendo. Che bello il sentimento dell’emozione quand’è così genuino. E comunque ci siamo resi conto che ha salutato tutti come si imponeva.

Daniele Lou Leonardi, pezzo forte dei “Creativi”

Bella anche la commozione, il singhiozzo sommesso, di Daniele Lou Leonardi che poco dopo ha spiegato il marchio di MNQ del quale ha assunto paternità. E la nobiltà che gli deriva dalla filosofia che lo ha creato: U – S – D (non Sud come avevo supposto io) uguale Unione, Studio, Divertimento.

Stefano Pagnozzi, presidente dell’Associazione Supporters in Campo

Le cose importanti, il modo nel quale aspira a collocarsi MNQ ce lo dicono due “esperti”, amici di fuori, Roma e Taranto, Stefano Pagnozzi, presidente dell’Associazione Supporters in Campo e Fabio Guarini, consigliere della stessa associazione ed ex Presidente Aps Taras 706 a.c. (42 fondatori, 2800 iscritti).

Fabio Guarini, consigliere dell’Associazione Supporters in Campo ed ex Presidente Aps Taras 706 a.c.

Alla rinfusa, di seguito: in Germania l’esperienza che più ci ispira: si chiama Bayern. In Inghilterra TUTTE le società di una certa grandezza hanno un supporter trust attivo. In Italia ci sono quindici realtà: si va da un’esperienza di gestione in D con il Derthona, a una calcistica meneghina, nata per far giocare i profughi, ad altre ipotesi maggiori. Non è azionariato diffuso perché nessuno conta più di un altro. Un bene superiore. Una singola appartenenza a livello di comunità. Un valore aggiunto per la società. Gli investitori del pallone non sono quasi mai i custodi della nostra passione. Il Trust scoraggia i faccendieri ad avvicinarsi. “Tutti avremmo voluto andare semplicemente allo stadio a vedere la partita, ma…“ poi si sono sentiti responsabili. Competenze al servizio di un’impresa bellissima.

Michele Nuti e Gianni Vitti, imprescindibili, abbandonati nell’anticamera per tutto l’evento a raccogliere le nuove iscrizioni

Come stanno reagendo gli interlocutori/stakeholders è la domanda scontata per Presidente e portavoce alla fine. Anche qui osservazioni alla rinfusa…

Dario Di Prisco che intervista gli assessori Lorenzo Lorè e Barbara Magi

Con Siena FC c’è stato un incontro definito molto cordiale con il direttore generale Simone Farina. La presenza in sala di due dei tre assessori annunciati dimostra che l’Associazione si è già resa benemerita all’occhio dell’istituzione. A seguire, Barbara Magi, precisa che la sua presenza è di natura personale come tifosa, mentre Lorenzo Loré testimonia dei molti incontri avuti e della volontà di MNQ di essere trasparente verso il Comune di Siena.

E siamo alle conclusioni perché tutto il resto MNQ deve capirlo, studiarlo, fare scelte di unità e attuarlo divertendosi. Organizzerà meglio le sue relazioni esterne che sono già iniziate con sito e pagina facebook.

Le restanti considerazioni sono personali. Sulla strada del traguardo dei seimila iscritti che incoraggiamo pubblicando anche il modulo.

Erano presenti, ieri, anche diverse anime della tifoseria. Anche molto consolidate. Molti dei principali esponenti hanno già aderito a MNQ che dovrà però guadagnarsi credibilità con i passi che farà e il consenso che saprà guadagnare. Finora lo ha fatto rendendosi riservata, domani lo dovrà fare rendendosi presente e ricettiva. Crediamo che già abbia quel che serve dalla Società – Siena Fc – che sono settimane che cerca il coinvolgimento popolare e dall’Istituzione Comune per la semplicità e la naturalezza dell’approccio iniziale.

Lorenzo Mulinacci, storico presidente dei Fedelissimi Siena

MNQ, con buona conoscenza, non ha detto nulla – e nemmeno, crediamo, dirà in seguito – su temi agonistico-sportivi che rimangono prerogativa autonoma della tifoseria. Ma un giorno o l’altro MNQ dovrà d’autorità, o con ipotesi referendarie, definire aspetti che costituiranno anch’essi il protocollo da redigere con la Società in aeternum. Parliamo di aspetti simbolici, descrittivi, etici. Facciamo solo l’esempio della maglia inquartata, ma ci sarà presto da definire anche un regime transitorio del posizionamento in curva e, studiandoci, mille altre cose. In un momento in cui si sta cercando l’ampliamento della base insieme all’unanimità sembra un voler mischiare olio e vino.

Un ideale abbraccio passato-presente: Simone Bernini e Fabio Cannoni

Il mio amico Simone Bernini – qualcuno glielo spieghi – con questo passo ha dato l’addio alla comfort zone della sua demenzialità e ora deve far sfoggio della sua intelligenza e sottoporsi alla legge di Peter. Io credo in lui, ma lui dovrà essere credibile erga omnes, perché nel suo ruolo di Mosè ora dovrà esser pronto anche a dar fuoco al vitello d’oro. Considerato che a maggio scorso, un capobastone con cento voti valeva molto, considerate che appetiti può destare un progetto sociale che punta a seimila anime!

Quindi l’augurio è che MNQ, la sua presidente, il suo riottoso portavoce, gli altri firmatari che per legge dovranno restare in carica un anno, possano avere da Siena e dai senesi il tempo necessario per studiare, unirsi e divertirsi.

Porco GGGiuda ci sono i sogni da inventare.

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