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lunedì, Ottobre 14, 2024

Agopuntura, arriva dove i farmaci non possono

“Agopuntura. Dalla tradizione alla medicina di domani”. E’ questo il titolo della conferenza, moderata dalla giornalista e Presidente della Lilt (Lega tumori senese) Gaia Tancredi, che si è tenuta nel primo pomeriggio nella splendida cornice della Sala Sant’Ansano al Santa Maria della Scala. Ospiti della chiacchierata, alcuni illustri esperti della materia tra i quali il dott. Carmelo Guido, Direttore di “Fior di Prugna” centro di riferimento regionale per l’agopuntura, il dottor Zion Levi, Agopuntore dell’Ospedale Le Scotte di Siena, la dottoressa Cecilia Lucenti, Presidente AMI (Agopuntura Medica Integrata) e il dottor Andrea Stella, Senologo dell’Ospedale Le Scotte di Siena.

Il video della conferenza può esser visto a questo link: https://fb.watch/9fFu_gZbz8/

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“La medicina moderna – esordisce la dottoressa Lucenti – è arrivata veramente ad un livello di efficacia molto significativo, con protocolli di cura molto efficaci come trapianti di organi ed interventi estremamente complicati, ma il bisogno di salute non è diminuito. Per questo credo che sia giusto rivolgersi anche ad altri tipi di tecniche. L’agopuntura esiste da sempre, perché pur pensando che questa tecnica ci provenga dalla medicina cinese, in realtà le radici dell’agopuntura affondano in un passato veramente molto remoto. In Italia il primo ambulatorio pubblico di agopuntura risale al 1800. Nonostante questa storicità, si tratta però di una materia in continuo sviluppo. La particolarità dell’agopuntura è che tratta il sistema nervoso, molto difficile da colpire con i farmaci, attraverso scariche elettriche che producono stimoli profondi e strani che attivano appunto il sistema nervoso che è il centro nevralgico di tutto il nostro corpo. L’obiettivo della nostra associazione, l’AMI, è quello di formare i medici per far loro capire quanto possa essere utile integrare alle tecniche tradizionali, anche l’agopuntura e non solo per problemi ritenuti non gravi. La nostra esperienza infatti ci dice che anche pazienti oncologici o affetti da patologie gravi, possono trarre grande giovamento da questo tipo di tecnica”.

“Attraverso l’agopuntura – conferma il dottor Levi – integrata con altre discipline, si può veramente dare un grande aiuto al paziente. Per esempio a coloro che hanno appena sostenuto un intervento chirurgico, per alleviare il dolore senza necessariamente utilizzare farmaci. Essendo anche anestesista – prosegue – ne sto vedendo e trattando parecchi con questa tecnica, constatando ottimi risultati”.

La parola passa poi al dottor Guido, direttore di Fior di Prugna, principale centro di agopuntura in Toscana. “Siamo felici di essere il centro di riferimento della nostra regione, che per quanto riguarda l’agopuntura è la più all’avanguardia in Italia. Con l’agopuntura riusciamo a risolvere diversi tipi di problemi come per esempio alleviare il dolore ed innalzare in maniera significativa la qualità della vita delle persone ammalate o reduci da percorsi chirurgici. In Toscana abbiamo investito molto in questo settore e devo dire che i risultati sia vedono”.

Infine, il punto di vista del dottor Stella, professione sinologo all’ospedale di Siena. “Nel mio lavoro incontro diverse pazienti che sono in situazioni problematiche. Credo che nei nostri ospedali dovremmo sempre di più lavorare sull’integrazione tra vari specialisti, che attraverso le loro specifiche competenze portino a risultati migliori. Anche perché la medicina integrata ha spesso meno bisogno di attrezzature, ma si basa sulle competenze e conoscenze di varie tecniche che possano sostituire certe terapie che potrebbero essere anche molto costose”.

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